Il 20 Giugno in tutto il mondo è la giornata mondiale delle persone rifugiate, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 2000 per ricordare le sofferenze e le difficoltà di chi è costretto ad emigrare dal proprio paese a causa di guerre. Non possiamo non pensare alla condizione delle persone rifugiate oggi in Italia ed in Europa ed a quelle che sono le condizioni di chi scappa dalle guerre provocate dall'occidente come in Ucraina ed in Palestina
In un contesto nel quale l’Europa ha appena approvato quello che viene chiamato Patto per le migrazioni e per l’asilo ma che, in realtà, ha sancito nuove norme per segregare e discriminare chi approda in in Europa ed il Governo Meloni persegue la sua linea di discriminazione nei confronti dei e delle migranti- @ pensiamo che mobilitarsi sia importante.
Oggi la condizione delle persone migranti in Italia è di reale segregazione: gli viene negato ogni diritto. La casa, un lavoro che non sia in nero, la cura, i documenti, il permesso.
Ci appare chiaro come il razzismo di stato che oggi che viviamo dentro le nostre frontiere non sia altro che l'altra faccia del colonialismo che l'occidente razzista esporta negli altri continenti, quello che paga le bombe che fanno strage di Palestinesi ieri a Gaza ed oggi a Rafah.
Saremo in piazza il 20 Giugno assieme alle realtà migranti per contestare il razzismo di stato, per sventolare le bandiere della Palestina, per costruire una società antirazzista, equa, solidale.