Il nostro 25 Aprile contro riarmo, genocidio e repressione

Con il popolo Palestinese, per l’autodeterminazione dei popoli che resistono
Contro il riarmo e l’economia di guerra
Contro la repressione, per la libertà di lottare
In Palestina, dopo 18 mesi di Genocidio, Netanyahu, ringalluzzito da Trump e dalla complicità dei governi europei, moltiplica impunemente lo sterminio del popolo palestinese, costruendo nuovi campi di concentramento per oltre 2 milioni di gazawi e radendo al suolo ciò che rimane dei campi profughi.
Gli Stati Europei, a 80 anni dalla sconfitta del nazifascismo, pensano a riarmarsi (800 miliardi di euro) per finanziare nuove guerre e sostenere il micidiale complesso militare-industriale.
I valori della Resistenza e la storia di chi ha dato la vita affinché l’Italia ripudiasse la guerra (articolo 11 della Costituzione) vengono calpestati in maniera bipartisan, mentre aumentano i tagli ai servizi sociali e si militarizzano i nostri territori (Sigonella, Augusta, Niscemi…).
Per reprimere preventivamente e criminalizzare l’opposizione popolare a queste politiche guerrafondaie, e aggravare le condizioni di chi, relegato ai margini della nostra società prova a resistere (migranti, persone in difficoltà abitativa, lavoratori e lavoratrici organizzati/e, detenuti) il governo Meloni ha imposto un liberticida decreto “sicurezza”.
Mobilitiamoci per:
Blocco immediato della fornitura di armi ai paesi belligeranti
Via Israele da Gaza e da tutti i territori occupati
Cessate il fuoco immediato fra Russia e Ucraina
Smantellamento delle basi militari a partire, dalle basi USA e NATO
Fermare la corsa alle spese militari e la propaganda militarista nei luoghi della formazione
Rispondere con forza alla repressione, eliminando il Decreto Sicurezza, emblema della volontà del governo di prevenire qualsiasi sollevazione sociale contro lo Stato di Guerra in cui ci porta e criminalizzare le lotte.
Liberarci da tutte le oppressioni, da quella di genere a quella economica e dalla violenza, sia nelle forme più esplicite, come la guerra e il femminicidio, sia rispetto a quelle meno visibili, come il ricatto economico e l'isolamento.
CONTRO RIARMO, GENOCIDIO E REPRESSIONE
ORA E SEMPRE RESISTENZA